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TAMID IECHAKÙ LEKHÀ (Ti aspetteranno sempre)

  • Immagine del redattore: progetto 710
    progetto 710
  • 26 mar 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 15 mag 2024

Ohav è un giovane musicista con alle spalle otto anni di servizio militare. Congedatosi si è trovato a occuparsi delle problematicità legate a vari aspetti della PTSD, la Sindrome da Stress acuto Post Traumatico. Forte di questa esperienza -e alla luce dei traumi attraversati il 7/10 dai bambini dell’area intorno a Gaza- Ohav ha intrapreso un progetto canoro con classi di bambini sfollati.


AUTORI: Ohav e bambini della cittadina di Sderot.

STILI: Killing You Softly  |  Adrenalinico (S)  |  Grotesque. |

CATEGORIE: Shock / Lutto / Ansia  |  Remakes  |  Guardando Avanti  |

USCITA: 11/02/2024, giorno 124 di guerra, di prigionia degli ostaggi (e da quando i bambini nel videoclip sono sfollati).


INTRODUZIONE:

——————————————————

Il 7/10, oltre alle strage e lo scoppio della guerra, Israele si è trovata di fronte ad un nuovo drammatico problema, mai incontrato in passato nelle attuali dimensioni: gli sfollati.

Nel giro di pochi giorni, oltre 300mila persone, abitanti delle aree sud intorno a Gaza e dalla fascia Nord al confine con il Libano, hanno dovuto abbandonare le proprie case per motivi di sicurezza o per vera e propria necessità di sopravvivenza.


Gli sfollati sono stati stipati in hotel, una famiglia per camera o in appartamenti privati in aree considerate relativamente meno pericolose. Molti sono riusciti a scappare con una valigia, altri senza nemmeno quella, avendo avuto la casa distrutta.

Le comunità sradicate dalle proprie case -e ricreatesi in qualche modo negli hotel e nelle località di accoglienza- e le famiglie di sfollati, fanno il possibile per riprendere una parvenza di vita “normale”, barcamenandosi sia con l’incertezza di una precarietà il cui termine non è ancora definito, sia con problemi economici. Tutto questo in parallelo ad una situazione post-traumatica che investe ogni fascia d’età, con le rispettive difficoltà.


Nelle località che hanno accolto gli sfollati una del principali necessità è stata quella di riorganizzare una qualche forma di sistema scolastico per i bambini, per non “restare troppo indietro”, ma soprattutto per tentare di creare -attraverso una routine quotidiana- una blanda parvenza di normalità. Difficile parlare di successo o insuccesso di questi tentativi: ogni comunità e località di rifugio è un caso a se.


Ohav è un giovane musicista con alle spalle otto anni di servizio militare come ufficiale combattente. Congedatosi si è trovato a misurarsi con iniziative e con le problematicità legate a vari aspetti della PTSD, la Sindrome da Stress acuto Post Traumatico.

Forte di questa esperienza -e alla luce della necessità dei bambini dell’area intorno a Gaza di misurarsi con i traumi attraversati il 7/10- Ohav ha intrapreso un progetto con classi di bambini sfollati.

Assieme a classi e insegnanti vengono scelte canzoni affermate. A strofe di queste vengono intercalati frasi estratte da testi scritti dai bambini, in cui ciascuno descrive brevemente le esperienze passate e attuali. Le frasi vengono quindi eseguite in forma di rap dai bambini stessi. L’esperienza creativa diviene quindi un’attività con valenze didattiche e -soprattutto- catartiche, sia per i bambini, sia per i loro insegnanti.

I bambini di questo specifico brano sono stati sfollati da Sderòt, una cittadina non lontana da Gaza, che il 7/10 si è trovata con bande di terroristi che, in giro per le strade e nelle case, hanno causato numerose vittime.


La canzone cui il rap dei bambini si intercala è “Tamid Iechakù Lekhà (Ti aspetteranno sempre), un brano del 1997 dell’affermata cantaurice Leah Shabbat.

La canzone parla di nostalgia. Poco più di un mese dopo il 7/10, la canzone è stata ripresentata da Leah Shabbat con un nuovo arrangiamento, come parte delle numerosissime iniziative di sensibilizzazione nei confronti del problema degli ostaggi, prigionieri a Gaza a partire dal 7/10.

Un link al videoclip del nuovo arrangiamento è qui unito nel commento (5).


Ai commenti (6) e (7) link a due altri brani del progetto svolto da Ohav con bambini sfollati di Sderot.


TRADUZIONE, NOTE e COMMENTI:

———————————————————


[Melodico. Parole di una nota canzone originale di Leah Shabbat]

Ogni aereo che passa in cielo

ogni stella che illumina gli occhi

mi ricorda te

(Una) ballerina (1) prima della pioggia

(e i) grilli nelle ore della sera

ti aspetteranno sempre…


[RAP. Testi dei bambini]:


[Bambina Rap A:]

La notte chiedo a mamma

quando arriveremo a casa?

Prego D-o


[Bambino Rap B:]

Io penso ai soldati (e mi chiedo) quando torneranno a casa?


[Bambina Rap C:]

Mamma, ho nostalgia del mangiare che cucini tu

Anche se mi lamento (lo) amo ugualmente.


[Bambino Rap D:]

Mio zio -caro…- serve nell’Unità Duvdevan (2)

io sto qui e tutto il tempo penso a lui.


[Bambino Rap E:]

Caro Papà, ti amo tanto

per me sei quello che di sport ci capisce più di tutti.


[Bambino Rap F:]

Da grande

diventerò un centrocampista di successo

e sarai fiero di me quando farò

[Coro] Gooool! (3)


[Bambina Rap G:]

Voglio tornare a casa

al mio letto, al mio sofà

Ho nostalgia dei vicini, degli zii, della mia famiglia.

Avevo i terroristi sopra, in casa,

faceva molta paura

ma alla fine dal buio

verrà la luce.


[Melodico. Corale. Parole dalla canzone originale di Leah Shabbat]

Ogni aereo che passa in cielo

ogni stella che illumina gli occhi

mi ricorda te

(Una) ballerina (1) prima della pioggia

(e i) grilli nelle ore della sera

ti aspetteranno sempre…


[Bambino Rap H:]

Mi sono alzato sabato mattina,

tanti bum! forti

e la da noi nel quartiere

ci stavano i terroristi!


[Bambino Rap I:]

Non dimenticherò mai

la paura ed il terrore…


[Bambino Rap J:]

… e allora abbiam capito

che era iniziata la guerra.


[Bambino Rap K:]

E ogni giorno che passa

perdiamo degli angeli,

son vestiti in divisa

e combattono per noi.


[Bambino Rap L:]

Vorrei che si calmasse tutto

che tornasse la routine


[Bambina Rap M:]

(vorrei) studiare aritmetica, ebraico e scienze


[Coro: OOOH!]


[Bambina Rap N, fuori campo:]

(vorrei) giocare con tutti gli amici

e dormire a casa (mia)


[Bambino Rap O:]

Sto li che attendo e aspetto

ma ancora non succede…


[Bambina Rap P:]

Hey Nonna,

ti aspetto qua dabbasso

Ti penso ogni giorno

e vorrei che tu tornassi a casa.


[Bambino Rap Q:]

Ce ne stiam qua con la febbre,

impauriti, non sappiam cosa provare (4)

zitti zitti e parliamo sottovoce

per non far rumore


[Bambino Rap R:]

Vorrei già non pensarci più

ma ho la testa (sempre) li


[Bambino Rap S:]

Di notte (mi rincorrono) i pensieri

su come salvar tutti.


[Melodico. Corale. Parole dalla canzone originale di Leah Shabbat]

Ogni aereo che passa in cielo

ogni stella che illumina gli occhi

mi ricorda te

(Una) ballerina (1) prima della pioggia

(e i) grilli nelle ore della sera

ti aspetteranno sempre…


[Bambino Rap T:]

Alla fine farem fuori

tutti i cattivi, uno per uno,

si beccheranno una botta

di bandiera

[coro] biancoazzurra!


[Bambino Rap U:]

Viaggiavamo dentro la macchina

e i terroristi ci sparavano addosso

Non dimenticherò i visi.

gli spari, i bambini


Le sirene si ripeton senza fine

ti entran nei pensieri

Vorrei chiuder la porta

senza trovarmi come souvenir

una pallottola.


NOTE e COMMENTI:

—————————————

(1) Tipo di uccello, della famiglia dei passeracei..


(2) L’unità Duvdevàn (ciliegia) è una delle tre unità di commando speciale di Tzaha”l, IDF, l’Esercito Israeliano.


(3) Tutti i bambini insieme. Goool! fa rima con "Gadòl" l, parola nel verso precedente. “Gadòl” (grande) nella frase “Da grande diventerò…”.


(4) Il bambino si riferisce alla propria esperienza del 7/10, quando le famiglie si sono nascoste a lungo nelle proprie case, tentando di non essere scoperte dai terroristi che, a caso, entravano nelle case sparando.


(5) La versione 2023, riproposta dall'autrice Leah Shabbat, come iniziativa per la sensibilizzazione nei confronti del dramma degli Ostaggi prigionieri a Gaza.







(6) Altro brano del progetto svolto da Ohav con bambini sfollati di Sderot.








(7) Altro brano del progetto svolto da Ohav con bambini sfollati di Sderot.

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